La riproduzione del Ciuffolotto

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    <b>IL ciuffolotto è senza dubbio uno dei più bei fringillidi presenti nei nostri allevamenti. Ha un carattere docile è mansueto che, unito alla sua magnifica livrea, ne fa uno degli uccelli più allevati. Splendido nel mantello ancestrale, non da meno sono le mutazioni, bruno, pastello, pastello bruno. Da quest'anno si è aggiunta, nel nostro allevamento, anche una nuova mutazione ancora senza nome nella quale il maschio è molto simile ad un pastello bruno con occhi rossi, mentre la femmina è totalmente bianca ad occhi rossi con un disegno molto carico. Siamo riusciti ad allevare tre soggetti di questa nuova mutazione nati da soggetti pastello bruno portatori di questa nuova mutazione che i Belgi chiamano ino. Vedremo in seguito gli esperti di genetica che nome gli daranno. Nel nostro allevamento sono presenti pastello bruno e pastello bruno / Ino.Per la prossima stagione inseriremo alcuni maschi sia nella mutazione bruno che in quella pastello. Per quanto riguarda le tecniche d'allevamento, elencheremo in seguito vari dettagli che potranno servirvi nel caso in cui ne vogliate tentare la riproduzione.
    Prima regola da rispettare , non solo per motivi etici, è quella di partire con soggetti nati in cattività ( nel caso in cui vogliate allevare soggetti ancestrali).Quindi cercare solo soggetti da allevatori, che oltre a mettervi a disposizione soggetti di sicura provenienza, vi diranno certamente che tipo di alimentazione hanno adottato per i loro ciuffolotti. In seguito potrete anche modificare questa alimentazione , gradualmente, offrendo loro alimenti a voi più congeniali e solo quando si saranno abituati al nuovo cibo potrete sospendere quello vecchio. Il ciuffolotto è in genere abbastanza forte e robusto, l'unico neo è rappresentato da un infezione alle vie respiratorie che se non curata, porta alla morte il soggetto in un periodo variabile da pochi giorni a diverse settimane. Fortunatamente esiste un prodotto che ha del miracoloso e si chiama NEOTARDOCILLINA. Altro non è che una penicillina per uso animale. La dose da somministrare è di 0,04 ml per via intramuscolare. L'iniezione va fatta nel petto avendo molta cura di non andare in profondità con l'ago. Dopo aver praticato l'iniezione lasciare il soggetto in un luogo tranquillo per un paio d'ore. Generalmente si ha la completa guarigione entro 24 ore. Nei casi più ostinati o in quelli in cui la malattia è molto avanti è possibile che si presentino recidive. In questi casi ripetere l'iniezione al più presto per un massimo di tre volte, con intervallo di 3 giorni tra una e l'altra. Il più delle volte la guarigione e assicurata. E ' possibile che soggetti molto deboli soprattutto quelli in cui la malattia è in fase avanzata , non riescano a sopravvivere all'iniezione, ma si tratta di una percentuale bassissima. E' raccomandabile effettuare l'iniezione ai primi segnali di malattia senza indugiare troppo perchè la guarigione spontanea è un evento rarissimo. Oggi , per fortuna , questa infezione si è ridotta molto ed i casi vanno via via diminuendo.Probabilmente , grazie al fatto che la maggior parte dei soggetti sono nati in cattività da diverse generazioni, siamo riusciti ad ottenere animali più resistenti a questo tipo di infezioni. Fino a qualche anno fa la maggior parte dei ciuffolotti moriva i questo modo, oggi solo una piccolissima percentuale si ammala. Ricordo a tutti che non si tratta di acariasi respiratoria per cui medicinali tipo IVOMEC e prodotti affini a questo sono totalmente inutili.Per il resto una buona alimentazione, ambienti igienici ( senza esagerare) ed areati assicurano ai ciuffolotti un'ottima salute. Alimentazione: L'alimentazione dei ciuffolotti è un poco più complicata degli altri uccelli che alleviamo in quanto i semi chiari ( scagliola e panico) generalmente non sono molto appetiti. La cosa comporta non pochi problemi perchè non è possibile nutrirli con soli semi oleosi. Negli ultimi due anni ho provato a fornire, oltre al solito misto per canarini più perilla, un misto di miglio, perilla ed un pizzico di avena e devo dire che è risultato molto gradito.A parte fornisco, ogni tre giorni, un misto di semi di girasole ( bianco, striato, nero) in parti uguali con l'aggiunta di cartamo e grano saraceno. Le spighe di panico , solo di produzione italiana, sempre a disposizione. Oltre a questi semi secchi fornisco quotidianamente atzuchi ( soia giapponese molto gradita) ammollata per 24 ore per tutto il periodo invernale, circa un cucchiaino da caffè colmo a soggetto. Non faccio uso di pastoncino, ne di integratori alimentari. Tutti i giorni , per tutto l'anno alternandoli, mela , zucchine, carote, cetrioli, piselli etc. a seconda di quello che offre la stagione. Bacche a volontà ( phyracanta, ligustro , sambuco etc ) che mi riesce di trovare. Preferisco non fornire erbe prative e verdure varie per non abituarli a queste perchè una volta abituati a queste rifiuteranno gli altri alimenti. Gli alimenti più proteici come insetti e frittata ( uova+latte) inizio a fornirli alla fine di gennaio gradualmente, passando da una volta alla settimana a tutti i giorni nel giro di un mese e mezzo. Per l'allevamento oltre a tutti gli alimenti sopra citati metto a loro disposizione 2 volte al giorno semi germinati asciugati con cus cus, insetti congelati, frittata . Grit e sali minerali sempre a disposizione. Raccomando a tutti di abituare per tempo i propri animali all'alimentazione che servirà poi per l'allevamento dei piccoli, sembra una cosa ovvia ma ci sono tanti allevatori che non lo fanno ed al momento della schiusa si lamentano perchè i ciuffolotti non gli allevano i figli... Con questo tipo di alimentazione devo proprio dire che negli ultimi anni i ciuffolotti mi hanno dato tante soddisfazioni ripagandomi ampiamente dei miei sacrifici e delle mie fatiche.Riproduzione:La riproduzione dei ciuffolotti risulta , con i dovuti accorgimenti, assai semplice in voliera. Non è la stessa cosa in gabbioni da un metro o poco più. Qui si presentano molti problemi ( uova deposte a terra, uova rotte etc) che molte volte sono insuperabili. In tutta sincerità devo però dire che nei gabbioni , al contrario di altre specie dove la riproduzione in gabbia risulta quasi impossibile ( vedi i fringuelli), molte volte i ciuffolotti allevano la propria prole senza nessuna difficoltà. Soprattutto se disponiamo di soggetti nati in cattività le probabilità di successo sono molto alte.Comunque sia se disponete di voliere tanto meglio, se , al contrario, le voliere non le avete, vi consiglio di munirvi di un paio di femmine di ciuffolotto messicano che in caso di bisogno coveranno ed alleveranno i vostri ciuffolotti senza tanti problemi. Le messicane infatti, quando sono ottime nutrici, allevano i ciuffolotti come fossero loro figli. Le canarine invece hanno grosse difficoltà ad allevarli e il più delle volte dopo 24 ore dalla schiusa i piccoli ciuffolotti saranno già morti. Solo qualche canarina riesce ad allevare i ciuffolotti dopo la schiusa e la percentuale di successi e , al contrario delle messicane, molto molto bassa. Io preferisco farli allevare dai propri genitori ma alla prima difficoltà passo le uova o i piccoli ad una messicana senza esitazioni. Questo è solo il nostro sistema , ognuno avrà il suo e saremmo molto felici se chi adotta metodi diversi ce li facesse conoscere per poterli confrontare e cercare di migliorarli. Comunque sia torniamo a parlare della riproduzione dei nostri beniamini. La cova dura 13\14 giorni e noi non sostituiamo le uova perchè le ciuffolotte iniziano a covare dopo il 4 o 5 uovo.Alla schiusa la maggior parte dei ciuffolotti maschi partecipano attivamente all'allevamento dei figli e non è raro trovare maschi che imbeccano i figli meglio delle femmine. Penso che sia l'unico uccello, almeno tra quelli che conosco, in cui il maschio alleva la prole dal primo giorno.Se tutto procede nel modo giusto a 6 o 7 giorni si possono anellare i piccoli. Raccomando di sistemare molti nidi, in più punti della voliera, perchè sono convinto che molte femmine in gabbia depongano sempre a terra proprio perchè non trovano il nido nella posizione preferita. Nei primi giorni di vita qualche insetto non guasta , solo per la prima settimana, poi non sono più necessari anzi penso proprio che per i giovani ciuffolotti diventino dannosi.Sono anche convinto , perchè ho potuto constatarlo molte volte, che gli insetti non sono indispensabili per l'allevamento dei piccoli. Molte coppie che si nutrono della " frittata" e dei semi germinati , ignorando sistematicamente tutti i tipi di tarme, riescono ad allevare i piccoli senza problema alcuno. Come materiale per la costruzione del nido usano perlopiù radici, rametti e bastoncini per l'esterno mentre per l'interno al 99% usano la sisal ( dei fili bianchi sottilissimi ). Il nido preferito è quello in fibra di cocco di 12 cm di diametro. Molte volte in questo nido depongono, covano e allevano senza portarci neanche una pagliuzza. Questo è il risultato di qualche anno di esperienze riproduttive sia negative che positive.Se volete potete comunicarci le vostre esperienze, per poterle confrontare, perchè siamo consapevoli che in ogni zona d' Italia , ad un clima ed un umidità diverse, corrispondano anche sistemi alimentari e riproduttivi diversi.</
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    Edited by Antonio Papania - 4/2/2011, 13:47
     
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  2. nevio1
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    non si legge niente con il carattere giallo
     
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  3. Antonio Papania
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    Ok risolto.............Ora si legge benissimo...............
     
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  4. nevio1
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    La mia curiosità è sapere come si è arrivati la prima volta alla mutazione di qualsiasi uccello in cattività e non in natura. Perchè penso che in natura ci sia un adattamento all'ambiente e di conseguenza anche il piumaggio si addatta come lo scoprì e spiegò per la prima volta Darwin. Ma in cattività arrivare ad una mutazione con una coppia di ciuffolotti ancestrali come ci si è arrivati quali sono stati i vari passaggi?????Chi lo sa può cortesemente spiegarlo. Grazie
     
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    ciao nevio1 ho trovato questo articolo molto interessante..ti consiglio di leggerlo :-)

    Mutazioni in Captivity

    Come possiamo ottenere mutazioni dannatamente tanti in cattività? Contrariamente a quanto alcuni pensano, le mutazioni non sono artificiali, anche quelli che vediamo in cattività. La maggior parte delle mutazioni sono recessive o legate al sesso, che impedisce loro di presentarsi spesso. tratti normali di solito sono controllati da geni dominanti. Otteniamo il nostro mutazioni in cattività attraverso il paziente lavoro di allevatori. Quando un nuovo colore appare nella raccolta di qualcuno l'allevatore di solito incoraggiare i genitori a porre più nella speranza di ottenere più bambini del colore. Questi bambini sono allevati in poi la linea, una forma controllata di consanguineità. linea di allevamento aiuta a isolare il gene e che possono aiutare la figura allevatore in che modo il gene viene trasferito (recessivo, legato al sesso, ecc.) Tutti i colori sono naturali in cattività. Una volta che un numero significativo di mutazione è stato allevato un buon allevatore sarà quindi compagno di uccelli da scorte normale per aumentare la diversità genetica e abbassare la probabilità di malattia.

    Malattia associata a mutazioni

    Se le mutazioni sono così naturali, perché è esso che tiels lutino hanno punti calvi, tiels albini sono di piccole dimensioni e diversi pappagallini colorati sembrano più soggetti a tumori? Questi affetti sono il risultato della linea di riproduzione fare per stabilire una mutazione. tratti Purtroppo, altri meno desiderabili sono facilmente trasmessi con inbreeding così tanto. Un buon selezionatore cercherà di eliminare questi problemi con metodi di selezione mutazioni torna alla normalità uccelli colorati, senza macchie calve o di grandi dimensioni.

    l'articolo era in inglese e lho tradotto in italiano con google ma si capisce perfettamente il significato :-)
     
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  6. fringuello
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    GRAZIE
     
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5 replies since 9/10/2010, 12:46   7555 views
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